manuale disobbedienza digitale
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Manuale di disobbedienza digitale

 Manuale di disobbedienza digitale, il saggio di Nicola Zamperini, giornalista e consulente per le strategie digitali di grandi aziende e istituzioni, è ricco di  riflessioni interessanti.

La Rete è il “luogo” che abitiamo ormai per molte ore al giorno. Viviamo la nostra “mixed life”: una continua alternanza di momenti di connessione e sconnessione, di istanti on-line e off-line, di momenti in cui siamo soli e in cui siamo insieme a qualcuno. Ma nostre interazioni sui social, su Google o Amazon quali effetti producono? Cosa ci “rubano” gli algoritmi? Quale parti di noi e delle nostre vite stiamo cedendo? Ma soprattutto, come possiamo difenderci?

Nelle prima parte del libro l’autore ci racconta come e dove sono nate le multinazionali che dominano la nostra vita grazie alla tecnologia, narrandoci la storia della loro inarrestabile crescita. E ci presenta Burning Man, il festival di arte, performance, spettacoli pirotecnici e invenzioni tecnologiche che si tiene una volta all’anno, a fine agosto, a Black Rock, nel deserto del Nevada. È proprio lì che tutte le techno-corporation affondano le loro fondamenta culturali e sociali.

Nella seconda parte del libro, Cosa ci stiamo perdendo, Zamperini analizza come gli algoritmi hanno snaturato alcune dimensioni fondamentali della nostra esistenza “reale”: dall’amicizia alla memoria, dalla nascita alla morte, solo per citarne alcune. 

In maniera un po’ provocatoria, l’autore suggerisce una via d’uscita dalla “gabbia digitale” invisibile in cui siamo rinchiusi: un “ennalogo” di azioni pensate per dare il via a una sorta di “disobbedienza digitale”. Per lasciare meno “tracce digitali” possibili e provare a sfuggire alla funzione ultima di ogni algoritmo: predire le nostre azioni.

Interessante prospettiva, ricca di spunti di riflessione. Libro consigliatissimo!

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